mercoledì 16 settembre 2015

CUSTER



CUSTER
CYBORG UNIVERSE
numero zero

Phoenix, 1995

Copertina a colori e disegni in bianco e nero di Palumbo su testi di Brolli.

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albetto di otto pagine






3 commenti:

Luca Lorenzon ha detto...

Questo manco sapevo che esistesse...
Albetto promozionale, immagino.

ramarro ha detto...

l'ho recuperato in seguito, ma dalle note di copertina e dal prezzo di vendita riportato, suppongo fosse stato messo in vendita normalmente.

CREPASCOLO ha detto...

Trovato nella fumetteria Altroquando di Palermo la sera in cui la ns nazionale di pallone vinceva un mondiale e Bersani litigava con le lobbies di farmacisti, avvocati e tassisti. Uno sfiatatoio franmillerico - che mi si dice ora è sigillato come un cubo di Rubik tuffato nella colla Saratoga - collegava il tetto dell'edificio al caveau del negozio. Mi calai come il Batman di Adam West, ma senza tutta quella inumana agilità. L'albetto mi sogguardava da sotto una pila di Arthur King e sembrava chiedermi l'abduction. Ero così entusiasta che ignorai persino il Dick Tracy di Kyle Baker ed un paio di Erinni near mint. Fuori nel crepuscolo, ero talmente preso da quelle paginette che non vidi sfrecciare come non ci fosse un domani una 128 Abarth verde pisello. All'ultimo riuscì a contenere il danno copiaincollando nella mia porzione di Realtà Prima una vignetta di Romita sr in cui Falcon ruzzolava lontano dalla limo del cattivone ricavandone solo un mal di testa ed una gita gratis nella tana del ceffo. Il discolo al volante non scese nemmeno a controllare se mi ero fatto la bua. Strisciai fino ad una piazzetta coltivata a taxi e ne divisi uno con un parafarmacista che intendeva consultare uno di quei minimum wage lawyers di cui Bersani perorava la diffusione x chiedergli se sarebbe stato scorretto aprire una parafarmacia di fronte alla + antica farmacia palermitana. Raggiunto il mio home x le vacanze, mentre spiegavo a Crepascola xchè sembrava avessi spazzato il quartiere Zen con i bermuda, mi accorsi che Custer era rimasto altrove, ma non in un altroquando. Peccato.